M5S all’attacco sugli stipendi. La giunta: “nessun aumento” e parte la querela
Serra attacca sui social. L'amministrazione risponde: ?basta bugie? [aggiornamento: la replica]
ALESSANDRIA – Non si è fatto attendere il botta e risposta tra Movimento 5 Stelle e giunta di Palazzo Rosso, dopo il post su Facebook del capogruppo dei 5 Stelle Michelangelo Serra all’attacco di sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale: “quando la città va a rotoli perché non ci sono soldi, cosa c’è di più consolatorio di un bell’aumento di stipendio?”, mettendo l’immagine della determina dirigenziale sulle “indennità di funzione” degli amministratori alessandrini.
Il presunto aumento del 2% dello stipendio “è una falsa notizia” ha tuonato la giunta comunale. “E non è la prima volta che Serra e il gruppo di opposizione esce sui social con notizie non vere, come era stato per quella che secondo loro era una nuova area commerciale, mentre era già storicamente così definita nel Piano Regolatore da tempo” sono state le parole di introduzione del vicesindaco Davide Buzzi Langhi nella conferenza stampa indetta dall’amministrazione con urgenza per dimostrare che non c’è stato alcun aumento di emolumento. “Oggi siamo qui per dover smentire falsità, sottraendo tempo a riunioni e impegni istituzionali per la nostra città”.
“Carta canta” ha aggiunto l’assessore al Bilancio, Cinzia Lumiera. “Noi siamo qui con documenti che dimostrano le falsità dette e scritte. Consiglio anche a Serra e al M5S di farlo, prima di continuare con continue diffamazioni sull’operato e sul lavoro che portiamo avanti per la città”. Non c’è scritto sulla determina che da questo anno “ci siamo aggiunti un 2% dello stipendio. La norma cui si fa riferimento è del 2000 e parte quindi ad essere applicata dal 2001. Si tratta di un complessivo, fisso per legge, ogni anno”. La giunta spiega come “il calcolo prevede, per i Comuni della stessa categoria di Alessandria, l’obbligo della maggiorazione pari al 2% rispetto alla spettanza di base. L’aumento del 2% è stato applicato una sola volta con l’entrata in vigore della norma, mentre l’ulteriore incremento del 3% (come previsto da decreto ministeriale 119 del 2000) possibile per norma, ma facoltativo, non è mai stato attuato da questa amministrazione. Ciò significa che i compensi non sono mai variati in termini assoluti e in particolare non sono mai cambiati per tutto il periodo della presente consiliatura”. E nemmeno rispetto a quella precedente, visto che le determine, sempre uguali ogni anno, sono le stesse anche se confrontate con quelle della precedente amministrazione, quella di Rita Rossa. “Sarebbe stato sufficiente confrontare le determinazioni dirigenziali 2017, 2018, 2019 e 2020 (ogni volta pubblicate per trasparenza) per accertarsi come le spettanze assolute dei singoli amministratori siano sempre rimaste le stesse (al netto di eventuali cambiamenti individuali di posizioni professionali: aspettative, lavoro dipendente, quiescenza, ecc …).
“L’articolo 2 alla lettera c del decreto ministeriale in oggetto recita che questo 2% è applicato per gli enti la cui spesa corrente pro-capite risultante dall’ultimo conto del bilancio approvato sia superiore alla media regionale per fasce demografiche di cui alle tabelle …..”, come precisato sotto il profilo tecnico dall’assessore Paolo Borasio. “Il che significa che è così’ e sarà così fino a che il Comune di Alessandria rientrerà in questa fattispecie descritta da decreto ministeriale che regola le indennità di funzione”.
La querela
“Respingiamo le accuse e siamo stanchi delle continue diffamazioni”: per questo l’amministrazione ha già avviato con gli uffici dell’avvocatura l’iter per una querela. “Un danno d’immagine per questa amministrazione che lavora per la città da parte del M5S e del capogruppo Serra”. La querela sarà a livello “colettivo” cioè a nome dell’amministrazione, “ma anche per chi vorrà portata avanti dai singoli membri della giunta, a livello personale” ha aggiunto l’assessore Monica Formaiano.
Il consiglio
“Non lo avremmo mai fatto, di aumentarci stipendi, quando c’è ancora in ballo un piano di riequilibrio non ancora approvato dal Ministero”. “Anzi – hanno aggiunto Buzzi Langhi e Lumiera– Se davvero i pentastellati vogliono fare qualcosa per questa città, perché non ci aiutano attraverso i loro rappresentanti a Roma e al Governo affinché il Ministero dia il suo ok al piano di riequilibrio?”. E non solo. “Perché non chiedono di sbloccare i 18 milioni del bando periferie, visto che noi abbiamo i progetti pronti, solo da avviare? Oppure i 25 sulla Cittadella? E ancora i 2 milioni per lo snodo ferroviario? E i 20 milioni del Decreto Crescita per Alessandria: li vorremmo vedere sui nostri conti”. “Questo sarebbe il modo corretto di fare opposizione costruttiva, senza dire falsità, che è l’atteggiamento che ci avevano detto di voler tenere nel primo consiglio comunale di insediamento della nostra amministrazione. Ma non è mai stato così. Hanno ancora due anni e mezzo per provarci” ha concluso il vicesindaco.
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[Aggiornamento ore 19] Si è affidato alla sua pagina Facebook e ad un post – dove tutto è iniziato – il capogruppo del M5S Michelangelo Serra per rispondere alla giunta che in conferenza stampa solo poche ore fa ha difeso il “non aumento degli stipendi dell’amministrazione comunale” e ha annunciato “querela verso Serra”. Punto per punto la replica del capogruppo di opposizione:
“Ho ascoltato la conferenza stampa della giunta dove annunciano una querela nei miei confronti.
Alcune considerazioni a caldo:
C’è stato un aumento delle indennità? Si, del 2%: Da 5009 a 5109 euro lordi per il sindaco come scritto in determina e a cascata su tutti gli altri. E’ un aumento che si conferma ogni anno.
Era obbligatorio questo aumento? No, è possibile non applicarlo.
Avrebbero potuto rinunciare a questo aumento? Si e possono ancora farlo. Possono, volendo, anche tagliarsi le indennità del 30% come proposto in mozione (quella proposta insieme al consigliere Pd Giorgio Abonante e non ancora discussa in Consiglio comunale, ndr).
Perché a mio parere avrebbero dovuto rinunciare a questo aumento? Perché nel 2019 abbiamo sottoscritto un piano di riequilibrio ventennale da 75 milioni di euro.
Sorvoliamo sugli attacchi personali, sul fatto che dovremmo essere più costruttivi: abbiamo presentato quasi 100 atti per migliorare la nostra città da inizio mandato. Con enorme distanza su tutti gli altri gruppi di maggioranza ed opposizione. Chiunque abbia presenziato ad una commissione può testimoniarlo.
Sorvoliamo sugli attacchi relativi ai 20 milioni del Decreto Crescita. Per quanto la Lega stia tuttora provando ad intestarseli sono stati dati ad Alessandria dal Governo di cui avevamo la quota di maggioranza con Laura Castelli sottosegretaria agli Enti locali. Piuttosto si discuta pubblicamente sul come spenderli.
Sorvoliamo anche sui 2 milioni per il retroporto del decreto Genova: Il commissario è Bucci. Piuttosto si discuta pubblicamente sul come spenderli.
Chiaramente se vogliono querelarmi è un loro diritto e sarà la Magistratura a valutare, ma so di essere dalla parte del giusto”.