Renko: geometria e percezione visiva
Seconda tappa della Biennale di Alessandria. Sabato l'inaugurazione a Palazzo Monferrato
ALESSANDRIA – Nuovo importante appuntamento nell’ambito della Biennale d’Arte di Alessandria Omnia III. A Palazzo Monferrato, sabato 11 gennaio alle 17, viene inaugurata la mostra Sandi Renko. Fuori dalle righe. 1969-2019. 50 anni di percezione visiva, che consentirà al pubblico di scoprire un altro maestro di fama internazionale. L’iniziativa è promossa dall’associazione Libera Mente in collaborazione con la Camera di Commercio e il patrocinio di Comune, Regione e Provincia. Curata da Matteo Galbiati, la mostra si avvale si avvale del supporto di Ferrarin Arte di Legnago (Verona) e della Kromya Art Gallery di Lugano (Svizzera).
L’esposizione si colloca in piena continuità con la precedente e apprezzata ‘In the matter of color’, conclusasi la scorsa settimana. L’artista proposto, Sandi Renko, è infatti molto legato ad Alberto Biasi, tra i quattro protagonisti della precedente rassegna ed esponente del Gruppo N di Padova. Nelle opere esposte i visitatori potranno trovare anche le influenze e le interpretazioni legate alle sperimentazioni dell’arte programmata, cinetica e optical che caratterizza questa scuola. Renko è nato a Trieste ma successivamente è si trasferito a Padova dove ha potuto confrontasi con Biasi e anche con Edoardo Landi, che hanno avuto un ruolo importante nella sua formazione.
Nella mostra saranno esposti una quarantina di opere che affascineranno per la capacità di stupire e di indurci alla riflessione sulla nostra percezione visiva. La superficie del quadro o la sua estensione tridimensionale in forma di scultura confondono lo spettatore per la capacità di attivare giochi ottici. Questi effetti particolari vengono raggiunti attraverso l’uso del cartone ondulato, colorato con acrilici senza il ricorso di sfumature e seguendo geometrie precise.