Solvay-sindacati: incontro interlocutorio. Prosegue la trattativa
L'azienda ha dato segnali di apertura, dimostrando disponibilità a trovare un accordo, confermando il progetto di ?riorganizzazione in atto?
ALESSANDRIA – Il primo incontro tra l’azienda di Spinetta Marengo, Solvay, e le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil nella sede di Confindustria dopo l’annuncio dell’avvio del procedimento di ‘licenziamento collettivo per 28 lavoratori’ è stato interlocutorio. “I vertici hanno fatto un quadro della situazione – hanno spiegato Gianni di Gregorio, Paolo Parodi e Roberto Marengo – Provando a ripercorrere l’azione di ottimizzazione già avviata in questi mesi con ad esempio la riduzione degli straordinari e delle ferie e anche lo spostamento di alcuni operatori nei diversi reparti”.
Poi si è entrati nel discorso degli esuberi annunciati: “sono state spiegate le motivazioni alla base di questo procedimento, confermando la presenza di dipendenti ‘pensionabili’”. Ma quello che i sindacati hanno rimarcato è la necessità di un quadro preciso, “per quelle unità che invece non sono così vicine alla pensione ma che rientrano nei 28”. Molte informazioni in più, con una discussione che potrà entrare di più nel merito è quella che i sindacati si aspettano nel prossimo incontro già fissato per il 18 novembre, sempre nella sede di Confindustria.
Una trattativa quindi che prosegue, dove l’azienda ha dato segnali di apertura, dimostrando disponibilità a trovare un accordo, confermando il progetto di “riorganizzazione in atto” ma senza ancora entrare nel dettaglio dell’operazione.
E’ così che i sindacati hanno approfittato della sede e del primo incontro per ricordare ai vertici del polo chimico di Spinetta Marengo di “non dimenticarsi degli apprendisti, che hanno il contratto in scadenza il 31 dicembre e che hanno già concluso tutto il percorso, prima quello da interinali e poi quello di tre anni di apprendistato”. Sul tavolo sono state poste quindi tutta una serie di richieste e ora alle organizzazioni sindacali non resta che attendere il prossimo incontro per “meglio valutare lo scenario”.