Storia, forme e preparazione del pane: laboratorio al Maini
L'iniziativa promossa in collaborazione con l'Agriturismo La Rossa di Morsasco
OVADA – «Mettiamo le mani in pasta?». Nascono dalla collaborazione tra il Museo Maini di via Sant’Antonio e l’Agriturismo “La Rossa” di Morsasco i laboratori in programma domenica 21 novembre tra le 10.00 e le 16.00. Imparare a fare il pane, un gesto comune nei tempi passati che sempre più persone vogliono recuperare.
«Una bella iniziativa – racconta Franco Priarone, volto di punta dell’agriturismo – perché si inserisce tra le proposte che già offrivamo ai nostri clienti e chi viene a visitare la nostra realtà». «La nostra area espositiva – aggiunge Marco Gallione, presidente di Calappilia, l’associazione che gestisce il museo – è sempre molto attenta ai laboratori per bambini. Ci piace quest’idea che può spingere grandi e piccini a imparare a proporre cibi che fanno parte del patrimonio del nostro territorio».
Lavorare insieme
Franco Priarone non vuole svelare la sorpresa in preparazione per il 21 novembre. «Mi limito a dire – scherza – che le pagnotte realizzate da ogni bambino avranno forme non convenzionali con un tema di fondo che ha un forte legame con le attività del Museo». In primo piano il diverso uso delle farine con un attenzione particolare alla panificazione in assenza di glutine.
«Cercheremo di dimostrare che anche chi è affetto da celiachia o da intolleranze può gustare focaccia e pane che nulla hanno da invidiare ai prodotti contenenti farina 00 farina integrale. Abbiamo fatto molti esperimenti per arrivare alla formula giusta, dando anche ai prodotti senza glutine una consistenza soffice e gradevole».
Una recente iniziativa analoga ha riscosso un grande successo con una serata in Enoteca Regionale che sarà presto riproposta. Durante i laboratori verranno usati due diversi forni per non “contaminare” i prodotti senza glutine. Uno dei punti di forza è la riscoperta di farine di tipo artigianale, nulla a che vedere con la qualità offerta da prodotti su scala industriale.
Chilometro “0”
Molti degli ingredienti utilizzati arriva dal vicino mulino di Bistagno. Ogni partecipante ai laboratori potrà verificare subito la differenza, potendo assaggiare il frutto del suo lavoro al termine di ogni sessione. «In questi due anni di pandemia – conclude Gaglione – abbiamo forse reimparato a lavorare insieme per vivacizzare la comunità. In questo senso sono nate alcune delle proposte più recenti, valide e divertenti, che si pongono l’obiettivo di affiancarsi alle iniziative messe in campo per dare stimolo alla città e al suo tessuto commerciale».