È morto Giovanni Rapetti
L'artista alessandrino è mancato domenica all'Ospedale. Castelli: un grande artista e un vero poeta, antico e modernissimo nello stesso tempo. Lascia un monumento poetico enorme ed eccezionale, che dovrà essere valorizzato come merita
L'artista alessandrino è mancato domenica all'Ospedale. Castelli: ?un grande artista e un vero poeta, antico e modernissimo nello stesso tempo. Lascia un monumento poetico enorme ed eccezionale, che dovrà essere valorizzato come merita?
Giovanni Rapetti, nato a Villa del Foro nel 1922, ha vissuto e lavorato ad Alessandria, dove ha svolto la professione di insegnante di disegno. Interrotti gli studi all’Accademia Albertina di Torino a causa della guerra, sul fronte francese è fatto prigioniero dei tedeschi, ma riesce a fuggire e collabora con le forze della Resistenza. Allievo e amico di Manzù all’Accademia di Brera, partecipa dal 1946 con disegni e sculture a mostre nazionali ed estere. Nel 1973 pubblica la sua prima opera in dialetto: Er fugaron, Villa del Foro, Società Operaia di Mutuo Soccorso, cui segue nel 1987, I pas ant l’èrba, a cura di F. Castelli, introduzione di G. Tesio, Mondovì, All’insegna del Moro, e nel 1993 la corposa antologia Ra memòria dra steila, a cura di F. Castelli (Alessandria, Edizioni dell’Orso), pubblicata con la collaborazione di Camera del Lavoro di Alessandria e Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria.
Collaboratore del Centro di cultura popolare Ferraro di Alessandria (che custodisce tutta la sua produzione poetica dialettale, superiore ai mille testi), con Franco Castelli ha portato frequentemente le sue poesie in scuole, circoli, biblioteche, Società di mutuo soccorso in ambito provinciale. Premiato al concorso di poesia piemontese “Nino Costa” 1974, dal 1984 ha partecipato alle Biennali di poesia di Alessandria. Sue poesie sono comparse su ‘L Bochèt 1974, Torino, Edizioni del Cenacolo, 1975, pp. 155-161 (Er caratìa e Er frustìa, poemetto); sulla fondamentale antologia Poeti in piemontese del Novecento, a cura di Giovanni Tesio e Albina Malerba, Torino, Centro Studi Piemontesi, 1990, pp.367-387 (8 poesie); nonchè su diversi giornali e riviste, fra cui particolarmente Il Piccolo di Alessandria e La provincia di Alessandria.
Alcune composizioni di Rapetti sono state musicate dal gruppo folk alessandrino Tre Martelli e compaiono incise sui loro cd Omi e Paiz (1995), Car der steili (2000) e Tra cel e tèra (2005).
tratto dal sito Isral