Calcio - Grigi
Longo chiede la ferocia e lo spirito di giovedì. E studia contromosse contro la Pro che subisce poco e segna molto
21 Marzo 2021 ore 10:56
di Mimma Caligaris
Moreno Longo è uno degli ex del derby di domani sera Vercelli (foto Alberto Gandolfo)
ALESSANDRIA - E'la sfida degli ex, ma, soprattutto, contro la Pro Vercelli, domani sera è la gara delle risposte, che contano per la classifica. E' l'attesa della continuità, dopo la tante intermittenze dell'Alessandria. Per Moreno Longo "continuità è, prima di tutto, di prestazioni. I risultati ne sono la conseguenza: perché se l'interpretazione è giusta, se l'atteggiamento è corretto, se ogni dettaglio è curato al meglio, il punteggio è quasi naturale. Ci possono essere gli episodi, è vero: penso a due prove fatte bene, con Lecco e Giana, condizionate da due errori dal dischetto, che ci hanno tolto quattro punti. Lì ci sarebbe stata continuità, limitata dal non avere fato al massimo tutto. Ecco perché serve perfezione, ma prima di tutto, insisto, la prestazione". Quella che è mancata, ad esempio, a Piacenza.
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LA STESSA FEROCIA
Ma continuità è, anche, non avere bisogno di una prova pessima, come sette giorni fa, per arrabbiarsi e tirare fuori il meglio. E questo il tecnico lo sa bene, perché se gli si chiede chi potrà essere l'elemento determinante domani sera, non fa nomi ("anche perché svelerei un undicesimo della mia formazione"), ma parla della "ferocia agonistica che ho visto contro il Renate, dello spirito di squadra, della disponibilità a fare, sempre, una corsa in più per aiutare il compagno".
E per gli avversari chi potrebbe incidere più di tutti? "Potrei dire Zerbin, un giocatore che ho seguito molto, e che spesso è stato in grado di spostare gli equilibri. Anche se è riduttivo concentrarsi su un solo elemento in una formazione che ha interpreti importanti in avanti, da Gatto a Rolando, a Comi e Castellano,e ha organizzazione ed equilibri".
Anche la difesa è un punto di forza: due sole reti nelle ultime nove gare sono un numero che dice molto. "Ecco perché parlo di equilibrio tra le due fasi: subisce poche reti, la Pro Vercelli, ene segna molte, il risultato, appunto, di organizzazione di gioco ed espressione dei singoli. Non è certo in alto per caso, un gruppo che è cresciuto molto, è coeso, e si vede anche dall'esultanza della panchina, ed è altamente competitivo".
Questo è un campionato sul filo di lana. Si deciderà nelle ultime giornate. La continuità è fatta di prestazione
OLTRE LA PARITA'
La chiave tattica? "La Pro è molto abile a cercare, sempre, la parità nelle situazioni, per chiudere spazi e negare opportunità. Noi dovremo essere bravi, e rapidi, nel leggere queste situazioni e crearci superiorità. Abbiamo le qualità per farlo contro una avversaria che ha movimenti e giocate mandate a memoria, come succede quando si lavora con lo stesso allenatore dal primo giorno di ritiro". La superiorità sollecitata da Longo può essere garantita, ad esempio, da uno come Mustacchio o, a sinistra, dalle sovrapposizioni di Di Quinzio e Celia, che hanno funzionato, bene, contro il Renate.
La scelta sugli interpreti è rimandata di qualche ora. "Abbiamo ancora quasi due giorni per valutare il recupero di tutti, alla terza gara in una settimana, e individuare gli elementi più funzionali alla partita che dovremo disputare". Che Longo definisce "bella da giocare", ma con un peso fondamentale. "I campionati si decidono spesso sul filo. Nelle ultime giornate",
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